L’eccesso di cibo e una dieta ricca di grassi sono collegati a un rischio elevato di diabete, ma come avviene esattamente questo collegamento? Una recente ricerca sui temi suggerisce che la chiave potrebbe risiedere nel nostro sistema nervoso, lo stesso che attiva la risposta “lotta o fuga” in situazioni di stress.
Gli studiosi hanno scoperto che una dieta ricca di grassi può innescare un aumento di neurotrasmettitori che viaggiano dal cervello verso altri organi, portando il fegato a rilasciare alti livelli di acidi grassi. Questo rilascio è associato a condizioni come diabete e malattie epatiche. Di norma, l’insulina tiene sotto controllo questo rilascio di acidi grassi, ma in condizioni di obesità, questo equilibrio viene disturbato, provocando un eccesso di grassi nel sangue e predisponendo a disfunzioni metaboliche.
Un Cambiamento di Paradigma nella Comprensione del Diabete
Fino a poco tempo fa, si riteneva che il diabete fosse principalmente dovuto a un problema di insulina, che non riusciva più a bloccare il rilascio di grassi dal tessuto adiposo. Ma la nuova ricerca offre una prospettiva diversa: il problema non è solo nei “freni” (insulina), ma anche nell'”acceleratore” – i neurotrasmettitori rilasciati dal sistema nervoso, che stimolano ulteriormente il rilascio di acidi grassi dal fegato.
Questa potrebbe aprire nuove strade per la comprensione di come una dieta sbilanciata possa portare alla scoperta delle malattie metaboliche e al diabete, modificando le strategie terapeutiche e di prevenzione.
Il Ruolo del Sistema Nervoso Simpatico
Per comprendere meglio il meccanismo di resistenza all’insulina, i ricercatori hanno utilizzato modelli sperimentali che hanno permesso di studiare l’influenza dei neurotrasmettitori in vari tessuti del corpo, preservando la funzionalità cerebrale. Attraverso l’analisi degli effetti di una dieta ricca di grassi su questi modelli, è stato osservato che la riduzione di neurotrasmettitori specifici in alcuni tessuti può prevenire l’accumulo di grassi nel fegato e lo sviluppo di resistenza all’insulina, a differenza di altri contesti in cui si presentavano infiammazione e segni di alterazioni epatiche.
Questi risultati suggeriscono che i neurotrasmettitori possono svolgere un ruolo chiave nel processo che porta alla resistenza all’insulina, uno dei segnali precoci del diabete.
Verso Nuove Terapie?
Gli scienziati ora vogliono approfondire come una dieta ricca di grassi possa aumentare i neurotrasmettitori responsabili di questa risposta metabolica e stanno esplorando il ruolo di questi neurotrasmettitori in altre condizioni, come la resistenza all’insulina legata alla menopausa. Ad oggi, i farmaci che bloccano l’attività di questi neurotrasmettitori non si sono rivelati efficaci nelle persone obese. Tuttavia, mirare questi farmaci a specifici tessuti, senza intaccare il cervello, potrebbe portare a nuove soluzioni.
Queste scoperte scoprono nuove prospettive e ci ricordano come una corretta alimentazione e la gestione dello stress possono giocare un ruolo essenziale nella prevenzione delle malattie croniche come il diabete.
Riferimenti
- Sakamoto, K. et al. Metabolismo cellulare . https ://doi .org /10.1016 /j .cmet .2024.09.012 (2024).
- Saponaro, C., Gaggini, M., Carli, F., & Gastaldelli, A. Nutrients , 13, 9453–9474 (2015).
- Sherer, T. et al. Rivista di chimica biologica , 287, 33061–33069 (2012).