Abstract
Questo studio indaga l’efficacia del probiotico Lactobacillus acidophilus H-68 nell’influenzare il microbiota intestinale di bambini obesi alimentati con formula nei loro primi anni di vita. Esaminiamo come questo probiotico possa modificare la diversità del microbiota, stimolare la secrezione dell’ormone colecistochinina (CCK), e influenzare parametri metabolici e infiammatori. I risultati rivelano che H-68 può alterare significativamente la composizione del microbiota, promuovere la produzione di CCK, diminuire l’assunzione di cibo e regolare il metabolismo dei lipidi e la risposta infiammatoria, suggerendo nuove strategie probiotiche per combattere l’obesità infantile.
Introduzione
L’obesità infantile rappresenta una sfida sanitaria globale, con effetti a lungo termine che possono compromettere la salute ben oltre l’infanzia. La ricerca moderna sottolinea un collegamento diretto tra il microbiota intestinale dei bambini e la loro propensione all’obesità. L’alimentazione nei primi anni di vita, specialmente quando basata esclusivamente su formula artificiale, può alterare questo microbiota e aumentare il rischio di obesità. Introducendo probiotici come Lactobacillus acidophilus H-68 nella dieta dei neonati, potremmo essere in grado di modulare questo microbiota a favore di una maggiore salute metabolica. In questo contesto, la colecistochinina (CCK), un ormone che regola la digestione e il senso di sazietà, emerge come un mediatore critico, influenzando sia la velocità di svuotamento dello stomaco sia la secrezione di enzimi digestivi.
Materiali e Metodi
Abbiamo condotto uno studio su bambini di età superiore ai cinque anni, tutti precedentemente alimentati con formula artificiale. Il loro microbiota intestinale è stato analizzato tramite sequenziamento del gene 16S rRNA. Abbiamo isolato il ceppo L. acidophilus H-68 dalle feci, testando la sua capacità di stimolare la secrezione di CCK in vitro e il suo impatto sul metabolismo e sull’appetito in modelli murini alimentati con una dieta ricca di grassi.
Risultati
I risultati hanno mostrato che i bambini obesi presentavano un microbiota meno diversificato, con alterazioni nel rapporto tra i phyla Firmicutes e Bacteroidetes. L’intervento con L. acidophilus H-68 ha normalizzato questa distribuzione, aumentato significativamente la produzione di CCK, e ridotto l’ingestione calorica nei modelli animali. Questo ha portato a una riduzione del peso corporeo e a miglioramenti nei livelli di lipidi e marcatori infiammatori, suggerendo un miglioramento complessivo del metabolismo lipidico e della risposta infiammatoria.
Discussione e Conclusioni
Questo studio conferma l’importante ruolo del microbiota intestinale nella prevenzione e gestione dell’obesità nei bambini. L. acidophilus H-68 si propone come un probiotico promettente, con effetti benefici sulla composizione del microbiota e sul controllo del peso. È necessaria ulteriore ricerca per confermare questi risultati in studi clinici umani e valutare l’efficacia a lungo termine di H-68 nella prevenzione dell’obesità infantile. Questi dati incoraggiano l’esplorazione di nuove strategie alimentari che includano probiotici per migliorare la salute e il benessere nei primi anni di vita.
Riferimenti bibliografici:
Profilazione del microbiota intestinale nei bambini obesi con alimentazione artificiale nei primi anni di vita e selezione di ceppi contro l’obesità di Cong Liang E Lan-Wei Zhang (https://www.mdpi.com/2304-8158/13/9/1379)